Spacchiamo la “FORMA”

Tra i tanti sabati di degustazione, questa volta, scegliamo di inserire un evento speciale per la particolarità del suo svolgimento e per la bontà del suo gusto.

Vendiamo qualità e freschezza e ci piace condividere con i nostri clienti la creatività e l’entusiasmo dei nostri ragazzi che, ogni giorno, lavorano con passione, dedizione e competenza.

Questa volta sarà Filippo a creare l’evento maneggiando con cura, fino a spaccarla in 32 parti, la vera protagonista della giornata: una forma eccezionale di Grana Padano, Gran Riserva, una tipologia che presenta una pasta a “grana” particolarmente evidente e un colore paglierino intenso e omogeneo.

Stagionata oltre 20 mesi, la forma in questione è stata prodotta dal casello MN449, uno dei più prestigiosi  e promettenti nella storia del settore dell’agroalimentare e la nostra soddisfazione nel tagliarla, la vogliamo condividere con tutti voi.

Ma andiamo un pò indietro nel tempo a scoprire la storia di questo eccellente formaggio.

Nasce nel 1135 d.c., nell’Abbazia di Chiaravalle dove veniva prodotto in apposite caldaie dentro i monasteri, che possono essere considerati i primi caseifici. I monaci lo chiamavano,  in latino, “caseus vetus”, ma il popolo molto più semplicemente dava al formaggio un nome derivante dalla particolarità della sua pasta, che rimaneva compatta ma granulosa e proprio da qui nasce il nome di GRANA.

Prodotto esclusivamente con latte crudo, proveniente dalla zona di produzione, parzialmente decremato per affioramento naturale, munto non più di due volte al giorno da bovine alimentate secondo regole precise e lavorato esclusivamente in caldaie in rame o con rivestimento interno in rame a forma di campana rovesciata, da ognuna delle quali si ricavano due forme, nel 1996, il Grana Padano ottiene il riconoscimento della “Denominazione di Origine Protetta da parte dell’Unione Europea.

Al nono mese le forme di Grana Padano sono esaminate con i tradizionali strumenti di controllo – il martelletto, l’ago e la sonda. Se superano tutte le prove, ricevono il marchio a fuoco, che garantisce la qualità “sana, leale e mercantile” del Grana Padano DOP.

Senza questo marchio, il formaggio non può essere denominato, nè commercializzato come Grana Padano DOP.

Il nostro ha il marchio fuoco e il prestigioso numero di matricola MN44.

Via aspettiamo, sabato 24 marzo alle ore 11 nel pinto vendita di Oristano, per una speciale degustazione.