Fico d’India, un frutto ricco di qualità.
I fichi d’India. In Sardegna fanno da contorno a molti paesaggi con i loro colori in fase di maturazione.
Lungo le strade se ne possono ammirare lunghe distese e molto spesso la tentazione è talmente forte che richiede una piccola sosta per raccoglierne e assaporarne qualcuno

Ma quali sono le caratteristiche principali di questi frutti?
Per molto tempo, il fico d’india ha rappresentato un simbolo della tradizione Azteca: oggi è fonte di interesse non solo in ambito alimentare ed agricolo, ma anche in quello fitoterapico e cosmetico.
I fichi d’India hanno un gusto dolce e offrono eccellenti proprietà per la salute. Favoriscono inoltre la longevità che non è un dato di poco conto.

Possono essere consumati tranquillamente anche da chi sta seguendo un regime dietetico perché apportano poco più di 50 calorie ogni 100 grammi e vantano un buon contenuto di fibre, che danno un importante senso di sazietà.
Il colore della polpa dipende dalla presenza di composti betalainici; in particolare, la betanina conferisce una tonalità rosso-porpora mentre l’indicazantina la colora di giallo.

Al suo interno sono presenti biotioli, taurina, flavonoli, tocoferoli e carotenoidi.
La buccia contiene calcio, ferro, potassio, magnese, magnesio, sodio e selenio, i semi invece sono ricchi di fosforo e zinco.
Il mese dei fichi d’India è tipicamente settembre; i primi vengono raccolti alla fine di agosto, ma le specie più tardive arrivano anche a maturare a novembre. Possono essere conservati a lungo in frigorifero, ma la scelta migliore è consumarli quanto prima possibile, dopo un massimo di 2 giorni al freddo.